Un, due, tre… Fiorella non è più ‘M’annoia’: grandi ospiti, bei momenti, ma show slegato
Un, due, tre… Fiorella: la seconda e ultima puntata live su TvBlog.
La seconda e ultima puntata di Un, due, tre… Fiorella! ribadisce la natura giocherellona della Mannoia, riuscita a scrollarsi di dosso l’etichetta di “M’annoia” che l’ha segnata per via di un repertorio melodico di rara eleganza, ma – diciamocelo – poco adatto ad animare il Carnevale di Rio. La sorpresa è lei, con le sue facce, i suoi tempi, la sua disponibilità a mettersi in gioco.
Più tranquilla e spigliata della scorsa settimana, la Mannoia conquista con maggior sicurezza il palco che sente totalmente come quello dei suoi live. E sembra proprio di essere in un suo show dal vivo, tra monologhi estratti dal tour e ospiti musicali che hanno condiviso con lei i palchi (Emma, Amoroso, Elisa, Turci, Berté), più la Vanoni, la Nannini, Mika – ormai volto Rai al quale ricambierà la visita nella prossima edizione di Stasera a Casa Mika – e Niccolò Fabi cui è legata da vecchia e solida amicizia (e che centellina le sue esibizioni televisive da anni). Il più ‘estraneo’ è l’ottimo Edoardo Leo, che costruisce un monologo su una storica serenata romana e rispolvera uno scritto di Luca Goldoni sull’onestà datato 1977 sempre attuale. Clementino, invece, lo lasciamo nel suo salottino.
Tutto però appare slegato, stasera ancor più della volta scorsa: i momenti si succedono per giustapposizione – salvo qualche passaggio più costruito -, l’emozione non cresce mai visto che non c’è una scrittura capace di accompagnare il telespettatore nel gorgo del racconto. Il racconto non c’è (o se c’è mi scuso, ma non l’ho colto). Lo spettacolo lo fanno gli ottimi ospiti e i loro altrettanto ottimi duetti. Sulla musica, insomma, non si discute. La scrittura invece soffre con monologhi che tentano di costruire una cornice ma finiscono per essere pesanti (cfr tutto il blocco di chiusura).
Il risultato televisivo è, quindi, altalenante, con momenti pregevoli (Turci e Mannoia su Gaber, In Viaggio ‘dialogato’ con la Amoroso, l’intervista alla Berté, il duetto con la Vanoni, ‘l”Offeso” di Niccolò Fabi) e altri davvero evitabili (su tutti i collegamenti con il salotto di Clementino). Uscire dal monologo di Leo intessuto sulla serenata romanesca che diventa occasione per parlare dell’amore ai tempi del precariato con Clementino che fa le imitazioni non è un cambio di registro, ma un testacoda che fa evaporare la bella prova attoriale.
L’impressione è che tutto proceda a pezzi e anche il montaggio, anche in questo caso secco, talvolta brusco, non aiuta. Del resto, a connettere le parti o è il bravo presentatore o c’è un’ottima scrittura.
Qualche idea c’è ed è anche molto carina: le anteprime, ad esempio, le visioni dei conduttori – con Conti e Giorgino che si aggiungono a Frizzi e Clerici della scorsa settimana – sono segno di un tentativo di metterci qualcosa di nuovo, così come l’ingresso non annunciato degli ospiti che testimonia la volontà di creare qualcosa di diverso (cfr. il baule della Berté). Ci si perde un po’ sull’uscita, dal sapore più cerimonial/promozionale. Direi anzi che stasera ho sentito più forte l’effetto “messaggio promozional/musicale”: tra l’annuncio dell’evento per Pino Daniele a Napoli nel giugno 2018, la promessa di un nuovo Amiche in Arena, il lancio del nuovo album di Gianna Nannini, gli auguri alle nuove voci della musica italiana e l’omaggio alle grandi voci della musica italiana, stasera la Mannoia mi sembrava più una produttrice agli upfronts del suo catalogo che una padrona di casa.
Sia chiaro, la qualità musicale dello show è di indiscutibile livello: del resto con una conduttrice così, sulla qualità del repertorio e degli interventi vai tranquillo. Se poi ci metti qualcosa di inatteso, come il duetto con Mika su Canzone Intelligente o quello già citato con la Turci su Gaber, è difficile restare indifferenti. La musica, del resto, è il piatto principale del sabato sera da decenni, fin dal Monopolio Rai, con periodi di maggior fortuna e altri di minor uso. Qui però tende a essere l’unico ingrediente: per seguire tutto lo show bisogna essere molto motivati o molto amanti della musica italiana.
Intanto la Mannoia c’ha preso gusto: “Adesso che ho imparato a sognare io non smetterò” canta omaggiando i Negrita sul finale. Sembra un messaggio rivolto a Rai 1 per un sequel. Fatta questa esperienza si può lavorare magari per costruire uno spettacolo davvero televisivo, non solo musicale. Se poi abbia voglia di tornare a Sanremo, questa volta a condurre e a cantare Zum Zum Zum con Baglioni (che un tempo peraltro cantava e ballava Felicità-tà-tà e duettava con Cocciante su Pippi Calzelunghe) ci si potrebbe fare un pensiero. Fossi in lei mi porterei Francesco Giorgino: farebbero una bella coppia all’Ariston…
PS. Assente Biondani (che compare comunque sui titoli di testa), la regia di Ebner, aiuto-regista del titolare volato a Milano per le prove di Che Tempo Che Fa, fa il suo: più concentrata sui protagonisti, meno sugli stacchi panoramici, restituisce la profondità dell’esibizione che era rimasta un po’ sullo sfondo la volta scorsa (anche grazie a una steadycam che la volta scorsa non avevo neanche percepito).
Un, due, tre… Fiorella! | Diretta ultima puntata
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21.06
Tutti pronti per la seconda puntata di Un, due, tre… Fiorella? Occhi puntati sul nome del regista.
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21.25
Talmente rapita dall’ultima puntata stagionale di Techetechetè da star quasi dimenticando il dovere…
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21.35
Eccoci. Si parte con la Mannoia che canta Io che amo solo te.
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21.38
Inizio devo dire molto molto bello. Co’ sto pezzo e co’ ste voci piace vincere facile.
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21.42
Si ricorda il Rose d’or vinto con Stasera Casa Mika.
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21.42
Si ricorda Dario Fo, con cui Mika ha collaborato. Molte parole in questo inizio. Ma Mika può. Ricorda come sia stato Morgan ad averlo iniziato alla musica italiana. “Sarà anche pazzo Morgan ma la musica la conosce!” dice Mannoia. “Ho fatto altro anche con Morgan!” dice Mika. “Non lo voglio sapere!”.
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21.53
Comunque inizio un po’ troppo prolisso.
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22.07
“L’amore sì, ma quello che conta è il mutuo…”: Leo mi piace, a prescindere.
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22.18
Non bisognerebbe mai viaggiare per necessità, dice la Mannoia presentando la canzone che ha scritto, una lettera a una figlia che non ha avuto. Questa introduzione la fa anche ai concerti.
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22.26
Mannoia più rilassata, più divertita, più sciolta, più a suo agio. Meno legato dell’altra volta, invece, il racconto (o almeno la scorsa settimana mi sembrava ci fosse un maggior tentativo di tenere legate le parti). Stasera invece il filo narrativo tentato la volta scorsa non lo percepisco. Siamo partiti con la magia di Mika, siamo passati alla follia della Bertè, quindi il tocco esotico della Vanoni, il momento Roma con Leo e la denuncia sociale, che continua con In Viaggio, con la Amoroso. Tutto però staccato. Se c’è un filo non riesco a scorgerlo. Però l’ingresso a crudo degli ospiti mi piace: se uscissero anche senza salamelecchi mi colpirebbe ancora di più. Ma non tutto si può avere.
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22.34
La Mannoia racconta di quando, ai loro esordi, i discografici vedevano lei rock e la Nannini melodica. Intanto si lancia il nuovo disco di Gianna Nannini, che ha scelto lei per l’anteprima. E’ una grande festa di famiglia, insomma.
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22.41
La cosa più carina sono le visioni con i conduttori.
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22.42
Leo disegna una barchetta che per lui vuol dire onestà. Ricorda un pezzo di Luca Goldoni, La Minorenne, scritto nel 1977 su Cioè. Però. (Lo potete leggere qui http://lemuraglieassurde.blogspot.it/2014/01/da-cioe-di-luca-goldoni-mondadori-1977.html)
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22.47
“E’ difficile, dicevo, comportarsi in modo lecito senza destare sospetti. Il mio rancore verso i disonesti non dipende solo dal fatto che ci danneggiano materialmente. Ma che ci rendono complicata anche la nostra esistenza da onesti”: dagli torto a Goldoni. 1977.
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22.57
Si rientra dalla pubblicità. Ummammina, sento le note de La Cura.
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23,03
Storie di amiche sul palco, di luci a forme di Barbapapà regalata alla figlia di Elisa, scambio continuo di complimenti, ringraziamenti, risate, stima. Stucchevole ma di livello,
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23.12
Sono passati 15 anni dalla prima volta che l’hanno cantata adesso: “io sto meglio ora, anche professionalmente, di 15 anni fa”.
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23.14
“Al di là del fatto che non bisogna credere ai titoli, la musica è n linguaggio e in quanto tale non puoi smetterlo di parlarlo. Non potrei mai smettere di fare musica. Altra cosa, invece, è fare una pausa, fondamentale perché la nota successiva abbia senso. Io scrivo di cose vere e stare sul palcoscenico non permettere di vivere la vita”. E io ho bisogno di andare in giro, questo il senso di Fabi che torna a smentire ‘l’addio alla musica’.
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23.19
E si ricorda Pino Daniele. MA NOOOOO, BASTA CLEMENTINO, BASTA!
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23.25
La Mannoia annuncia che a giugno 2018 ci sarà una grande festa in nome di Pino Daniele allo Stadio San Paolo di Napoli.
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23.30
Edoardo Leo presenta come se fosse a Sanremo. Avanti un altro candidato.
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23.30
E la Mannoia canta E penso a te.
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23.40
Ed ecco una versione light di Amiche in Arena. Ne mancano un po’. I fondi sono serviti per sostenere centri antiviolenza.
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23.43
Pubblicità. Stasera mi pare un grande promo discografico/musicale. Ok, lo sono un po’ tutti gli show con ospiti in tour promozionale. Ma qui non c’è altro. Manca solo l’avviso.
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23.48
E siamo alla chiusura. “Tra un po’ andremo a dormire e tra un po’ sogneremo. La mia frase sul muro è “Non accettate sogni dagli sconosciuti” e non smettete mai di imparare a sognare”.
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23.49
E canta Ho imparato a sognare.
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23.52
“Oramai che ho imparato a sognare non smetterò” canta la Mannoia col ditino oscillante. Ok, lista Sanremo 2018 anche per lei? Rai 1 comunque puoi preparare il contratto per altre puntate.
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23.57
“Nel mondo dei sogni siamo liberi per davvero”. Vabbè, dove vogliamo parare?
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23.58
“Anche a sognare ci vuole coraggio”: ma questa retorica del sogno quando la uccidiamo?
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00.00
Niente finale malinconico. Anche se lo mettono in scena. Si chiude con Zum Zum Zum (mito). Ormai la Mannoia non sarà più M’annoia.
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00.02
Si balla e si ringraziano tutti, dalla Rai ai tecnici.
Un, due, tre… Fiorella! | Anticipazioni seconda e ultima puntata
Dopo l’ottimo esordio della scorsa settimana, la Mannoia torna su Rai 1 per la seconda e ultima puntata del suo Un, Due, Tre… Fiorella , in onda questa sera, sabato 23 settembre 2017, alle 21.25 su Rai 1. Un bis non proprio tranquillissimo, però, visto che ha dovuto fare a meno del regista, Christian Biondani, richiamato a Milano per le prove di Che Tempo Che Fa, che debutta domani. La registrazione dello show è passata quindi nelle mani dell’aiuto regista: e chissà che si smussino alcuni spigoli notati nella direzione della scorsa puntata.
Ricco, come già la scorsa settimana, il parterre di ospiti, che vediamo di seguito.
Un, due, tre… Fiorella | Ospiti seconda puntata
La seconda serata sarà al femminile con Loredana Bertè, Elisa, Emma, Ornella Vanoni (pronta a un nuovo show su Rai 1), Alessandra Amoroso, Loredana Bertè, Paola Turci e con Gianna Nannini che presenterà il suo nuovo singolo. Sul cotè maschile Mika, Edoardo Leo e Niccolò Fabi (altro evento).
Un, due, tre… Fiorella | Come seguirlo in diretta tv e in live streaming
In attesa di un ‘sequel’ (o comunque di rivedere la Mannoia ospite a Sanremo, dopo il secondo posto dello scorso anno), la seconda e ultima puntata di Un, due, tre… Fiorella! va in onda stasera, sabato 23 settembre, alle 21.25 su Rai 1 (e Rai 1 HD, DTT 501) e in live streaming su Raiplay, dove sarà poi disponibile on demand.
Il programma è scritto da Fiorella Mannoia, con Paola Cannatello, Pietro Galeotti, Ermanno Labianca, Massimo Martelli e Giovanna Salvatori. Scenografia di Marco Calzavara. Regia di Cristian Biondani.
Un, due, tre… Fiorella | Second Screen
Il programma può essere seguito, ovviamente, col live blogging di TvBlog. L’Hashtag è #123Fiorella.
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