Lucio Presta non si nasconde mai e, piaccia o non piaccia, dice sempre quel che pensa. Anche sui social. Giovedì sera, in concomitanza con l'”ennesima puntata” (come l’ha definita lo stesso Bonolis) di Chi ha incastrato Peter Pan?, ha voluto fare un appunto a Mediaset. “Paperissima chiude alle 21.29, azienda assente”, ha scritto il manager di Paolo Bonolis. Già qualche anno fa Presta attaccò pubblicamente Antonio Ricci: “La solita arroganza di Ricci, finisce quando gli fa comodo x il suo ascolto. La colpa di chi glielo permette. Il canto del cigno di un ex!”.
Facciamo ordine. Da un po’ di mesi a questa parte, la durate dei programmi dell’access prime time è diventata insostenibile. Soprattutto perché questo mette in difficoltà i programmi del prime time, che sono costretti a partire a orari insostenibili (e a finire, gioco-forza, tardi). Questo perché succede? E’ tutta una strategia legata all’Auditel, inasprita proprio ora che su piazza sono arrivati competitor temibili come Guss My Age, Camera Cafè e Boom!: anche le reti cosiddette minori hanno quindi trovato degli strategemmi per far partire la prima serata in ritardo.
La colpa di chi è? Le aziende sono complici? Questo è da capire. La questione, ieri, è stata sollevata durante durante la conferenza stampa della nuova edizione di Striscia la notizia. Antonio Ricci, patron di Paparissima ma anche di Striscia, ha fatto scaricabarile: “Vi prego di guardare la programmazione della Rai, che ha chiuso alle 21.25-30 per tutta l’estate. Questa è la migliore risposta. La Rai aveva fatto un sacco di proclami sulla chiusura alle 21.10 un anno fa e invece hanno continuato a chiudere in ritardo. La critica va fatta al servizio pubblico, questo è rispetto per il pubblico? La Rai fa le cose e poi incolpa gli altri”.
La speranza è poter tornare a vedere il prime time a orari decenti. Sarà solo una speranza vana?