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In arte Nino, su Raiuno il film-tv che celebra Manfredi

Su Raiuno In arte Nino, film-tv con Elio Germano che racconta la vita di Nino Manfredi dal ricovero in sanatorio alla decisione di studiare recitazione, andando contro il volere del padre

pubblicato 25 Settembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 05:56

La storia di uno dei più grandi artisti del cinema italiano, prima però che il successo lo travolgesse e lo facesse conoscere a tutto il Paese: In arte Nino, in onda questa sera alle 21:25 su Raiuno, racconta infatti la storia di un giovane Saturnino Manfredi che, superati propri problemi di salute, decide di intraprendere la carriera artistica, non senza incontrare difficoltà lungo il suo cammino.

Un film-tv che vede alla regia Luca Manfredi, figlio di Nino, che ha messo molto dei racconti sul padre in questa storia, di cui ha scritto soggetto e sceneggiatura con Dido Castelli. A loro, nella sceneggiatura, si è aggiunto anche Elio Germano, interprete del protagonista, che ha voluto così contribuire al massimo nel portare in tv la vita di uno dei personaggi simbolo dello spettacolo italiano.

Il film-tv racconta la vita di Nino Manfredi prima del successo: nato nel 1921, Saturnino all’età di 18 anni fu ricoverato in un sanatorio, malato di tubercolosi. I medici non gli davano scampo: avrebbe vissuto ancora pochi anni, se fosse rimasto al caldo, non avesse fumato e non avesse praticato sport.

Anni che lo vedono, però, diventare l’unico della sua camerata a sopravvivere, ed a diventare molto conosciuto all’interno dell’istituto, dove frequenta la classe del professor Giuffrida (Leo Gullotta) e riceve le cure dell’infermiere Nello (Giorgio Tirabassi) e dello pneumologo che lo segue (Roberto Citran).

Nino, però, riesce a guarire: quando torna alla vita, incontra un gruppo di ragazzi, tra cui Tino Morelli (Stefano Fresi), che frequentano l’Accademia di arte drammatica. Per Nino è un’illuminazione: vuole fare l’attore. Una decisione che, però, si scontra con ciò che vuole per lui la sua famiglia: se la madre Antonia (Anna Ferruzzo) cerca di sopportare con gioia quel figlio così esuberante e diverso dall’altro figlio Dante (Flavio Furno), il padre Romeo (Duccio Camerini), maresciallo tutto d’un pezzo, disapprova senza mezzi termini.

L’uomo, infatti, vuole che Nino frequenti Giurisprudenza e diventi avvocato: il figlio lo accontenta, ma nel frattempo si iscrive di nascosto anche all’Accademia Silvio d’Amico, seguito dal maestro Orazio Costa (Pietro Ragusa) e con i suoi compagni di corso Rossella Falk (Barbara Ronchi) e Gianni Bonagura (Vincenzo Zampa).

Una volta ottenuta la laurea, per Nino è il momento per dedicarsi totalmente alla sua passione: iniziano i provini, arriva qualche rifiuto, ma anche le soddisfazioni che il mestiere di attore gli regala quando sale sul palco della Rivista italiana.

Oltre a questo, arriva anche l’amore: Nino incontra, infatti, l’indossatrice Erminia Ferrari (Miriam Leone), che diventerà presto sua moglie. Il film-tv, così, segue la carriera di Manfredi fino al 1958, quando inizia a lavorare a Canzonissima: il successo arriva e, con esso, il tentativo del protagonista di ottenere il consenso del padre.

Prodotto da Compagnia Leone Cinematografica e da Rai Fiction, In arte Nino preferisce così concentrarsi sui primi anni di carriera del protagonista, raccontandone le origini e focalizzandosi sull’Italia da poco uscita dalla Seconda Guerra Mondiale. “Abbiamo scelto di raccontare la storia come un romanzo di formazione”, ha detto durante la conferenza stampa il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta, “non biografia, ma un film col quale entriamo a contatto con il protagonista. Si parte dal ricovero di Manfredi per un problema di tisi, fino al debutto a Canzonissima. Si racconta la sua umanità, la sua forza di non arrendersi, il suo sorriso. Aveva qualità dell’Italia che usciva dalla guerra. Abbiamo fatto una scelta di qualità, per la scrittura, per la regia e per l’interpretazione.”

A dare maggiore importanza all’operazione, il coinvolgimento di Luca Manfredi alla sceneggiatura ed alla regia, che si è avvicinato al film-tv con molta attenzione:

“Uno stile non facile, quello dei maestri della ‘commedia all’italiana’, che molto umilmente ho cercato di seguire, insieme alla cura nella ricerca degli ambienti e dei toni fotografici, per ricostruire il sapore di quei vent’anni. Elio, che ha molto amato Nino, ha accettato con entusiasmo la sfida, partecipando anche alla stesura della sceneggiatura, e con la sua straordinaria capacità interpretativa, ci ha restituito un giovane Nino Manfredi, emozionante, ironico, tenero e divertente, supportato in questo difficile compito da un nutrito cast di bravissimi attori. E a tutti loro va il mio affettuoso Grazie”.

In arte Nino, come vederlo in streaming

E’ possibile vedere In arte Nino in streaming sul sito ufficiale della Rai, mentre da domani sarà possibile vederlo nella sezione Fiction.

In arte Nino, Second screen

Si può commentare In arte Nino su Twitter, utilizzando l’hashtag #InArteNino.


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