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Pucci a Blogo: “Ecco cos’è Big Show”

Andrea Pucci parla di Big Show, in partenza il 27 settembre su Italia 1. Intervista.

pubblicato 27 Settembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 05:46

“E’ un modo nuovo di fare televisione. Abbiamo portato la televisione in teatro e il teatro in televisione. Vi divertirete”. Così Pucci, Andrea di nome, presenta il nuovo show di Italia 1, in partenza questa sera. Un Big Show imprevedibile e nuovo per la televisione italiana. Presenza fissa Katia Follesa, la “Pucci al femminile”. E poi tanti ospiti. “Da noi verranno solo vip veri, persone che hanno lasciato davvero un segno nella televisione italiana”. Nella prima puntata, Simona Ventura.

“E’ un prodotto anglosassone che Mediaset mi ha proposto – racconta il comico -. Noi abbiamo dovuto adattare il format all’Italia, perché all’estero dura 50 minuti, mentre da noi durerà 2 ore e 10. Abbiamo creato inserti, rubriche e situazioni nuove”.

Conoscevi il format?

“No. Sono ricorso alla visione del programma grazie a internet”.

Cosa cambierà rispetto alla versione originale?

“Ci sono delle parti istituzionali che non possono mancare. I monologhi, qui, saranno interpretati alla mia maniera. Ci sono delle differenze di cultura, di educazione e soprattutto di humor con l’Inghilterra”.

Perché sarà un people show?

“E’ uno show che deve e può piacere a tutti, dal bambino di sette anni ai nonni novantenni. Toccheremo tutti gli argomenti cari alle famiglie”.

Anche gli spettatori in sala saranno coinvolti. Ma ne erano consapevoli quando hanno comprato il biglietto?

“No. C’è dietro un lavoro certosino fatto dai nostri ganci, dagli autori e della redazione. In più c’è l’autorevolezza delle telecamere nascoste di Fabrizio Montagner, grande autore scippato a Le Iene“.

Ruberai i cellulari agli ospiti…

“Me ne approprierò durante tutta la durata dello spettacolo. E’ talmente estrema la cosa, che per loro diventa piacevole. Manderemo dei messaggi inediti e poco formali ai loro contatti e leggeremo le reazioni in diretta”.

Ti piacerebbe in futuro testarti in format diversi, penso alla conduzione di un quiz?

“Mi piacerebbe, ma lo farei senza snaturalizzarmi. Ho voglia di rimanere Pucci. Bonolis è Bonolis e Gerry Scotti è Gerry Scotti e quello è il loro ruolo. Io sono un comico nazional-popolare, ogni tanto unisco a questo la piacevole sensazione di condurre programmi, ma sempre a modo mio: sono unico in questo genere”.

Ci sarai nella prossima edizione di Colorado?

“Ho un sacco di impegni. La mia partecipazione è prevista, ma non sarò un ospite fisso. D’altronde, Colorado è la mia casa madre e mi ha dato la possibilità di accedere a tutto quello che sto facendo…”.

Lo faresti il Grande Fratello come sta facendo il tuo collega Gianluca Impastato?

“Dipende da un sacco di situazioni. Senza dubbio, è stato emozionante entrare nella casa lunedì scorso. Se si proporrà l’occasione, la valuterò”.