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Netflix, aumento delle tariffe anche in Italia

Anche in Italia Netflix dovrebbe aumentare i costi delle tariffe, così come avverrà negli Stati Uniti, per i piani Standard e Premium

pubblicato 6 Ottobre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 05:23

Anche gli abbonati italiani a Netflix saranno coinvolti nell’aumento delle tariffe della piattaforma digitale previsto per il prossimo mese, e che in America è ormai in atto: negli Stati Uniti, infatti, l’aumento dei costi mensili di abbonamento sarà effettivo già dal 9 ottobre prossimo, mentre da noi, sebbene l’azienda non abbia rilasciato comunicazioni ufficiali, l’aumento dovrebbe avvenire da novembre.

Stando sempre ad alcune indiscrezioni, pare che in Italia -così come negli Stati Uniti e negli altri Paesi europei soggetti al rialzo delle tariffe- l’aumento riguarderà solo due dei tre piani tariffari offerti, ovvero lo “Standard” (che permette di utilizzare Netflix su due schermi in contemporanea) ed il “Premium” (che offre la visione su 4 schermi in contemporanea e l’Ultra Hd). Il piano Standard passerà dagli attuali 9,99 euro a 10,99 euro, mentre il Premium da 11,99 euro a 13,99 euro. Resta invariato, per ora, il piano “Basic”, che continuerà a costare 7,99 euro al mese. L’aumento sarà graduale, e seguirà la scadenza di ogni singolo abbonamento.

“Di tanto in tanto, Netflix modifica i propri costi per poter aggiungere contenuti tv e film esclusivi e migliorare l’esperienza degli abbonati, che potranno trovare qualcosa da vedere sempre più velocemente”, si sono giustificati oltreoceano. Proprio in settimana, il responsabile dei contenuti originali di Netflix Ted Sarandos ha annunciato che la spesa per le produzioni della piattaforma passerà dai 6 miliardi di dollari già previsti a quasi 7: una cifra esorbitante, che garantirà sempre più novità esclusive e con cui, sperano in azienda, si possa giustificare l’aumento delle tariffe.

Era dal 2015 -anno in cui Netflix ha debuttato in Italia– che non venivano applicati aumenti: un rialzo, questo, che non sembra essere particolarmente traumatico (parliamo di un euro in più per lo Standard e di due euro in più per il Premium), ma che potrebbe comunque generare -almeno al primo impatto- qualche polemica tra gli abbonati, che hanno sempre più a disposizione servizi di streaming online e che, quindi, hanno una gamma di scelta più ampia rispetto al passato.

Con questa mossa Netflix non sembra puntare semplicemente a fare cassa, ma ad incrementare le proprie risorse per gli investimenti in contenuti originali, facendo esclusivamente affidamento sugli abbonati, e giustificando così l’aumento di spesa. L’azienda spera di meritare la fiducia dei suoi utenti, a cui ha iniziato ad offrire da quasi un anno nuove funzionalità come il download di alcuni contenuti, visioni interattive e, soprattutto, sempre più nuove esclusive. Come a dire che se Netflix vuole evolvere, il cambiamento deve passare anche dalla partecipazione degli abbonati.

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