Sanremo 2018, Claudio Baglioni svela le novità al TG1: “Gara senza eliminazioni e duetti al posto delle cover”
Sanremo 2018, Baglioni e le novità svelate al TG1.
Al Tg1 delle 20 di questa sera, mercoledì 11 ottobre 2017, le prime notizie ufficiali sul Festival di Sanremo 2018. Ospite di Vincenzo Mollica il direttore artistico della kermesse, Claudio Baglioni che ha svelato alcune delle novità del prossimo Festival e il rinnovato regolamento della gara.
Prima importante novità: si tratterà di una gara senza eliminazioni. Le tanto discusse esclusioni, che però ravvivano la gara e creano quel succoso stuolo di polemiche tanto importanti per Sanremo, non ci saranno più:
L’eliminazione è stata eliminata. Non ci sarà, come in tutte le edizioni precedenti, quella pratica del dover mandare a casa qualcuno. Chiunque degli invitati al Festival, dei proponenti, che siano essi giovani o campioni, cominceranno il Festival e lo finiranno. Nessuno andrà via, nessuno dovrà fare le valigie. Ci sarà comunque un concorso, ma questo renderà Sanremo simile a un festival del cinema o a un festival letterario.
Ma non è tutto, non ci sarà più il limite di durata di 3 minuti e mezzo per le canzoni: quest’ultimo è aumentato a 4 minuti. Infine Baglioni spiega che non ci sarà più la serata cover e che verrà sostituita da una serata dedicata ai duetti:
Non ci sarà una serata dedicata alle cover. Penso che in maniera coerente, chi lavora da tanto tempo a un progetto, a una canzone, abbia dignità e diritto di riproporre quel suo brano, questa volta con altri artisti, ospiti, musicisti o con altri cantanti, in forma di duetto, di trio, come performance aggiuntiva.
Alla domanda di Mollica sulla sua presenza sul palco, Baglioni ha risposto così:
Conduttore no, conducente sì. Perché il Festival lo condurrò fino a quel punto, poi dipenderà un po’ dalla squadra, ma sicuramente il mio lavoro è già tantissimo, perché significa fare e decidere molti degli aspetti del Festival. Praticamente tutti, dalla scenografia, alla linea editoriale, ai contenuti, al significato generale di questo Festival, che vedrà la musica al centro, visto che hanno voluto, dopo ben tre rifiuti, un musicista e cantautore alla guida. Salirò sul palco qualche volta per vedere se è tutto a posto. È un po’ come il sacrestano che deve rimettere a posto la chiesa dopo la funzione. Io l’ho fatto anche sui miei palchi, una volta mi sono travestito da ragazzo della sicurezza e sono andato a sistemare la moquette davanti al pubblico. Quindi penso che farò anche questi lavori diciamo più piccoli e minimali, di aggiustamento… spolveratina dei vestiti dei presentatori, una botta di coraggio, un colpo sulla schiena al direttore d’orchestra… ecco, mi presterò a questi impieghi di contorno.