Le nuove serie Tv The CW 2017/18: Dynasty, l’effetto “Occhi del Cuore” batte la nostalgia
Impressioni dai pilot 2017/18: le novità The CW
Stagione 2017/18. Come ogni anno i cinque canali broadcaster americani, quelli in chiaro, quelli disponibili a tutti facilmente, presentano nuove serie tv. Dopo la valutazione dei primi soggetti, la realizzazione dei pilot e la definizione del palinsesto e delle serie tv ordinate lo scorso maggio, è arrivato il momento di vedere questi progetti all’opera. In questo articolo troverete le prime impressioni, a caldo, dopo la visione dei pilot o dei primi episodi delle nuove serie tv di ciascuno dei cinque canali: FOX – NBC – CBS – ABC e The CW.
A 28 anni di distanza The CW riporta in vita Dynasty realizzando un remake senz’anima e senza sostanza e decisamente incomprensibile. Un remake che si rivolge a quei trentenni (e dintorni) che non hanno visto l’originale ma ne hanno subito l’influsso e sono attratti dalle dinamiche da soap opera che hanno (forse) da poco lasciato con i teen drama, risultando altrimenti inadeguato sia per il pubblico giovane tipico della rete che per chi la soap originale ha avuto modo di vederla.
Giustificata da un’introduzione che ricorda come questa sia l’epoca delle dinastie, mostrando i Trump e i Murdoch, Dyansty racconta una vicenda di rivalità familiari e lavorative, amanti, gelosie, tradimenti di quell’1% ricco della popolazione cui tutto è concesso e cui tutto è possibile. Ma per uscire dagli anni ’80 e immergersi nella contemporaneità alla figlia protagonista viene impressa un forte desiderio imprenditoriale, il figlio maschio è dichiaratamente gay, la nuova fidanzata del padre è latina e il rivale in affari è afro-americano. Tutto si incastra nel mosaico partorito da Josh Schwartz, Stephanie Savage e Sallie Patrick, con esperienza nel mondo delle soap e dintorni tra Gossip Girl e Revenge, come nei più classici progetti costruiti a tavolino per funzionare.
I 40 (interminabili) minuti del pilot ci mostrano tutte le parti in gioco: la famiglia Carrington con il padre Blake (Grant Show), i figli Fallon (Elizabeth Gillies) e Steven (James Mackay), la matrigna Cristal (Nathalie Kelley), il rivale Jeff Colby (Same Adegoke) e altri personaggi utili a mostrare scene di sess0 o sguardi incattiviti. La puntata regala anche momenti necessari per realizzare gif o meme da passarsi sui social e che vorrebbero riecheggiare la rivalità dei protagonisti della soap anni ’80 ma finiscono solo per risultare ridicoli. L’effetto “Gli occhi del cuore” per citare la mitica soap che veniva realizzata all’interno di Boris, è dietro l’angolo.
Grazie ad un accordo internazionale con la CBS Television Studios che produce per The CW, Dynasty è disponibile fuori dagli USA il giorno dopo la messa in onda americana su Netflix (Italia compresa).
Valor, amori, misteri e soldati facilmente dimenticabili
Il trend dei military drama dell’autunno 2017 si chiude con Valor, serie tv di The CW co-prodotta da CBS Television e Warner Bros che prova a riunire in un’unica serie tv le varie tendenze del canale, dagli eroi, qui senza maschera, alle donne protagoniste. Un po’ come con la pesca a strascico, il tentativo di The CW con Valor è quello di raccattare più pubblico possibile prendendo situazioni, personaggi già visti e stereotipati e facendone una serie tv.
Il risultato è decisamente deludente. Valor è una serie tv debole nelle sue premesse e nel suo svolgimento che inserisce strizzatine d’occhio moderne e provocanti, tra riferimenti musicali contemporanei e sess0 più o meno spinto (ormai le manette a letto sono più che sdoganate in tv), per provare a conquistare il proprio pubblico. Spettatori che però sono fuggiti in massa dal lunedì sera della rete, trainando al ribasso anche Supergirl. Le donne forti con o senza mantello non conquistano.
Valor si diversifica dal resto delle serie tv miliari in onda raccontando le vicende della squadra d’elite che guida gli elicotteri durante le operazioni speciali, tra i piloti c’è anche Nora Madani (Christina Ochoa), tra le prime donne pilota, che lavora insieme al Capitano Leland Gallo (Matt Barr). Durante una missione Nora rimane ferita, la squadra attaccata e solo Nora e Leland riescono a tornare indietro. I due non riveleranno tutto quello che è successo sul campo e i segreti (oltre all’attrazione sessuale) dei due sarà la chiave attorno cui ruoterà la serie. Dopo mesi dal loro ritorno si scopre che due loro compagni sono prigionieri dei nemici in Somalia e sarà necessaria una nuova missione per recuperarli. Ma il loro ritorno metteranno a rischio la “verità” raccontata da Leland e Nora?
Amori, misteri e militari sono le parole d’ordine di Valor, costruito su personaggi stereotipati, dialoghi al limite del caricaturale con la necessità da un lato di mostrarsi giovani e dall’altra di avere un respiro patriottico e eroico, vista la divisa che portano. Difficile capire le ragioni che hanno spinto The CW a ordinare una serie tv di cui non aveva bisogno nel suo palinsesto, per cui non può spendere per scene d’azione complicate e missioni estere articolate, se non per la necessità di aggiungere altri tre bellocci alla batteria del canale.