Andrea Vianello: “#ioleggoperché flop su Rai3? Lo share non c’entra”
Andrea Vianello commenta sul Corriere della sera gli insuccessi di Rai3 nei programmi sui libri. Ecco perché lui insiste
Il Direttore di Rai3 è uscito allo scoperto sulle pagine del Corriere, difendendo le sue scelte sempre più radical-chic e che poco pagano sul profilo degli ascolti. Messo alle strette sui flop dei programmi di libri, da Masterpiece al recente #ioleggoperché, Andrea Vianello ha tirato fuori la scusa sempre valida, la qualità che non va a braccetto con gli ascolti:
“Se avessimo guardato agli ascolti avremmo proposto altro. Qui non c’entra lo share, qui c’entra la responsabilità di un Servizio pubblico come Rai3. Per il Servizio pubblico parlare di libri in prima serata è un dovere. Una prima serata dove si è parlato di Gadda e di narrativa Usa, di storia del calcio e di canzoni, dove lo spettacolo si è messo al servizio della cultura in un format creato per l’occasione, credo che sia indice di coraggio. Poi non dite che noi della tv non facciamo niente. Il linguaggio era a tratti persino alto. Abbiamo rivelato un Favino straordinario showman. Anche questa è tv”.
Per il resto la vera vittoria, per l’ex conduttore di Mi manda Raitre, sarebbe un’altra:
“Se anche soltanto una persona, l’indomani, ha acquistato un libro per me è stato un successo. Sono convinto che serate come questa incuriosiscano il non lettore. Soprattutto per il fatto che, a parlarne,sono personaggi che in genere fanno altro. E’ quello spiazzamento necessario a stimolare l’interesse. Se Emis Killa le cita le parole di Bukowski, a lei non viene voglia di andare a sfogliarne qualche pagina? Se poi, accanto, c’è anche l’intervento spiritoso di Geppi Cucciari, meglio”.
Insomma, Vianello ci ha provato, “senza l’ossessione dei numeri e prediligendo una buona sperimentazione. Noi vogliamo andare oltre e rendere il libro centrale. Questo è stato solo un primo tentativo. Migliorabile, ovvio, non serve precisarlo. E’ presto per dirlo se potrebbe ripetersi. Però mi ha colpito l’entusiasmo di tutta la squadra, dal regista, Duccio Forzano, agli autori come Pietro Galeotti. Posso dirlo forte: è stata una bella serata”.
Una bella serata tra pochi intimi. La prossima volta potrebbero incontrarsi anche in casa, eh.