Ad Annozero lo scandalo BBC sui preti pedofili. Forse
E’ giunto il momento di parlare di un argomento tra i più discussi dell’ultimo periodo, ossia il video dal titolo Sex Crimes and the Vatican, trasmesso dalla BBC nell’ottobre scorso. Come tutti saprete e come si può capire anche dal titolo, il video è un lungo reportage sui crimini sessuali (in particolare sulla pedofilia) commessi
E’ giunto il momento di parlare di un argomento tra i più discussi dell’ultimo periodo, ossia il video dal titolo Sex Crimes and the Vatican, trasmesso dalla BBC nell’ottobre scorso.
Come tutti saprete e come si può capire anche dal titolo, il video è un lungo reportage sui crimini sessuali (in particolare sulla pedofilia) commessi in anni non così lontani da preti cattolici, crimini conosciuti dalle più alte cariche della Chiesa e volontariamente insabbiati.
Il documentario si avvale di numerose testimonianze di persone ora adulte che hanno subito violenze sessuali da parte dei ministri del culto, oltre che di resoconti di ex preti che hanno abbandonato il clero in seguito alla scoperta degli abusi e delle disposizioni superiori che ordinavano di mettere tutto a tacere.
Nel reportage viene puntato il dito anche contro l’attuale Papa, Benedetto XVI, che a quanto pare per circa 20 anni si è occupato in prima persona di far rispettare un documento dal titolo Crimen Sollicitationis, che conteneva proprio le disposizioni che obbligavano a non far trapelare nulla che riguardasse i crimini sessuali del clero, pena la scomunica immediata.
Ciò che colpisce della vicenda non è solo il video in sè, ma anche il fatto che in Italia il reportage non ha avuto nessun eco e gli organi di informazione per tutti questi mesi l’hanno volutamente “snobbato”. Solamente da qualche settimana, grazie al passaparola e grazie ad internet, il video è venuto alla luce e si è diffuso con una rapidità inimmaginabile.
La notizia di questi giorni parla di un Michele Santoro che avrebbe già messo in funzione tutto l’iter burocratico per poter acquistare dalla BBC il video e per trasmetterlo poi ad Annozero. Ovvie le polemiche da parte di più fronti: quello cattolico, che contesta il video per le sue presunte inesattezze; quello politico (o almeno una parte), che hanno chiesto l’intervento del presidente Rai.
Per quanto la mia scarsa simpatia per Santoro sia ormai risaputa, stavolta non posso che schierarmi dalla sua parte. La libertà di informazione è un diritto e salvo i casi in cui vi sono palesi “manovre” a monte, non va in nessun modo limitata.
In attesa delle decisioni Rai, potete trovare il video in rete.
In totale dura circa 38 minuti, ma qui sotto troverete solo la prima parte, sottotitolata in italiano. Se volete vederlo interamente potete andare a questa pagina di Google video.