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Bake Off Italia, Madalina a TvBlog: “Non mi sono divertita, ho pensato solo al lavoro”

Intervistata all’indomani della finale, Madalina è una delle poche concorrenti di talent a dichiarare che per lei non è stato un gioco, ma una concreta occasione di lavoro. “Fare dolci deve diventare la mia professione” dice pensando a un laboratorio tutto suo e, perché no, a un programma tv. E magari a uno stage sul cioccolato con Knam…

pubblicato 4 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 10:01

Un mesetto: tanto è durata, lo scorso autunno, la registrazione di Bake Off Italia e non è stato facile per Madalina Pometescu, la vincitrice della prima edizione del talent di Real Time, stare lontano dalla sua bambina, Giulia, di 5 anni. Ma ne è valsa la pena e con la determinazione che l’ha contraddistinta per tutta la durata della gara è riuscita a portare a casa il titolo e anche il premio finale, un libro di ricette al quale sta già lavorando e che dovrebbe uscire il prossimo mese per Rizzoli Editore.

L’abbiamo raggiunta al telefono per chiacchierare con lei di questa avventura televisiva e anche per capire un po’ di più come si vive un talent ‘dalla parte dei concorrenti’. Voce sorridente, toni pacati, gioia ancora al massimo nonostante abbia dovuto tenere il segreto per mesi. Una scelta ‘obbligata’ che un po’ le è pesata, ma che oggi è finalmente esplosa in un tourbillon di interviste, che però non sono nulla – dice – rispetto a tutti i dolci e biscotti sfornati a ritmi sostenuti sotto lo sguardo vigile di Knam (che lei chiama sempre e rigorosamente ‘Maestro’).

Madalina, complimenti per la vittoria. Finalmente puoi goderti i festeggiamenti, dopo mesi di silenzio ‘forzato’: quanto è stato ‘complicato’ tenere il segreto?

Non poterlo dire a nessuno è stato difficile perché una cosa del genere vorresti condividerla con tutti, ma vedere le reazioni degli amici e dei familiari davanti alla tv il venerdì sera era proprio bello, al di là ovviamente dei vincoli legali che mi impedivano di rivelare come era andata a finire. Era un’emozione, poi, vedere la puntata tutti insieme anche perché io stessa non sapevo nemmeno come sarebbero state montate. E’ diverso rivedersi in televisione…

Per rimanere in tema, cosa hai pensato la prima volta che hai visto il programma in tv, montato e confezionato?

Meraviglioso! E tanto colorato! Poi allegro e per niente noioso, perché poi non dura tantissimo. Davvero molto bello.

A proposito di montaggio, la Madalina che è venuta fuori dal programma è una donna perfezionista, molto esigente con se stessa e anche un po’ piagnona. C’è qualcosa di te che non è venuta adeguatamente fuori in tv e che invece avresti voluto mostrare?

Io sono stata me stessa al 100%. Sono stata ‘piagnona’ – e me lo dico da sola, anzi avevo anche avvertito a casa dicendo “Guardate che piango spesso” – perché non ho visto mia figlia per 25 giorni e lei ha solo cinque anni. In più il mio compagno era stato ricoverato e non ho potuto vederlo: niente di grave, però comunque sono quelle cose che quando si è lontani da casa sono sempre difficili da gestire. In più non ero lì per divertirmi…

Ah, questa è una novità! In genere chi partecipa a talent e reality non fa che ripetere “E’ un gioco! E’ stata una bella esperienza…”. E’ la prima volta che mi capita di sentire “Non mi sono divertita”.

Sì, io l’ho presa molto sul serio. Non era un’esperienza, era lavoro. Per me non è mai stato un gioco, ma una possibilità concreta di lavoro: fare dolci deve diventare la mia professione.

Quel ‘deve’ la dice lunga.

Le attese, quindi, sono state sempre molto alte…

Sì, anche per quello mi sono sfogata diverse volte. E poi in televisione se ti viene da piangere non puoi sfuggire.

Già e se ci si mette l’idea di avere tra le mani l’occasione di una vita diventa difficile non lasciarsi prendere dalla tensione emotiva.

Ma quando hai deciso che la pasticceria doveva essere il tuo lavoro?

A gennaio dello scorso anno mi sono detta “Questo deve diventare il mio lavoro” perché è la cosa che più mi rende felice in assoluto. In fondo sono due anni e mezzo che faccio dolci. Io mi critico spesso, però devo anche dire che in due anni e mezzo ho imparato velocemente tante cose: sono partita che non sapevo neanche come si faceva una crostata, non avevo mai fatto un dolce in vita mia. Anzi, a dire la verità, all’inizio compravo le buste per i dolci pronti al supermercato e alla cassa mi vergognavo anche un po’, immaginando che gli altri pensassero ‘Ma guarda un po’, questa non sa fare neanche la Torta Margherita’. E poi non ho più smesso di fare dolci, perché in fondo volevo essere una mamma a 360° e non si è mai vista una mamma che non sappia fare neanche un dolce.

Beh, certo, però ci sono livelli diversi di dolce, eh: diciamo che c’è anche ci si ferma ai preparati o chi arriva a livelli di decorazioni ammirevoli, ma che magari non riuscirà mai nella vita a fare i bigné o la mousse ai tre cioccolati, ecco. E a proposito della mousse di Knam, è stata la protagonista della finalissima e anche il dolce che più di altri ha tradito la mamma di Marsciano. Poi, nella prova decisiva, la riscossa: Madalina decide di sperimentare persino le decorazioni in isomalto, mai fatte prima. Ecco, la domanda nasce spontanea:

Ma come ti è venuto in mente di testate l’isomalto proprio all’ultima prova? Cos’è scattato? Perché ti sei complicata la vita da sola?

Perché sono fatta così. Questa sono io.

Ma è stato un bel rischio…

A dire la verità ero sicura di aver perso dopo la mousse ai tre cioccolati, che era una torta che avevo già fatto ed era venuta perfetta, a parte i riccioli di cioccolato, che non so fare. Mi sono detta: “Ok, ho perso”, ma mi restava una sfida e, come dicevo, io ho preso questo programma sempre molto sul serio. Non mi sono mai divertita, sono stata sempre stata male perché mi l’ansia mi mangiava, ma alla prova finale ho deciso di lasciarmi andare, di divertirmi, di fare quel che mi piaceva di più.

Ok, ma l’isomalto come è venuto fuori?

Avevo già visto delle decorazioni di isomalto, avevo letto la teoria e poi a me mi affascina la lavorazione della pasta di zucchero e del cioccolato. Ho deciso di provare: se fossero venute bene le avrei messe sulla torta, altrimenti avrei lasciato perdere, tanto ormai avevo perso. E’ così è nata l’idea. Tutto qui.

E Knam e Clelia d’Onofrio hanno apprezzato l’audacia e la tecnica dimostrata consegnandoti la vittoria. Di loro cosa conserverai? C’è qualche loro consiglio che hai ‘scolpito’ nella pietra?

Diciamo che non me l’hanno detto a voce, ma me l’hanno fatto capire in tanti modi, anche la Parodi: quello di avere più fiducia in me stessa perché sono capace. Dovevo crederci. La frase più commovente me l’ha detta il maestro Knam durante la prova del tronchetto natalizio: allora mi disse che pretendo troppo da me stessa e lì mi sono commossa perché aveva capito come ero io.

Passando dal sacro al profano, a me invece sono venute le lacrime a vedere il balletto finale. Mi ha a dir poco scioccato e, devo essere sincera, non me l’aspettavo, così lontano dallo stile del programma. E non posso non chiederti da dove è venuto fuori! 

Io non ne sapevo niente! Ma del resto durante la produzione noi non abbiamo mai saputo niente: anche alla finale noi sapevamo solo che saremmo arrivati in tre e non che ci sarebbe stata un’eliminazione dopo la prima prova.

Quindi vi siete ritrovati all’improvviso in due nella finalissima…

Sì, non sapevamo che ci sarebbe stata un’eliminazione in corso d’opera. E del resto tutto quello che diceva Banedetta Parodi per noi era una novità assoluta. A noi non dicevano proprio nulla. Non sapevamo niente, quindi le reazioni erano tutte sincere, vere. 

Ma torniamo al balletto finale…

E’ stato liberatorio! Ci siamo divertiti tantissimo ed era quello che ci voleva in quel momento! (ride)

Ehm, diciamo che da casa io ne avrei fatto a meno, visto il contrasto con quello che avevamo visto fino a quel momento…

Beh, sai, io mi rendo conto di essere di un po’ di parte, non riesco a vedere le cose magari nella ‘giusta’ maniera. Di certo è insolito vedere un balletto alla finale, non te lo aspetti da un talent culinario, però sai parliamo di dolci. E dolci=follia, quindi ci sta! (ride)

E ora siamo al dopo-Bake Off Italia: Madalina conferma di star già lavorando al libro, che costituisce il premio per il vincitore.

Dovrebbe uscire tra un mese, ma non so una data certa. Non so ancora il titolo, non ho deciso ancora, ma sicuramente sarà un libro che mi rispecchierà, quindi colorato, divertente, con ricette da fare all’ultimo secondo, ma anche ricette più complesse.

Inutile dire che quel che le piacerebbe fare nel futuro è aprire un laboratorio tutto suo, anche se dice di avere ancora molto da imparare, ma senza disdegnare nel caso qualche progetto televisivo.

Chissà che nel giro concitato di telefonate del post-vittoria non sia capitata qualche proposta di lavoro…

Finora ho parlato solo con tanti giornalisti e non è arrivata ancora nessuna proposta. Adesso sono impegnata con il libro, ma accetto volentieri qualsiasi proposta purché io faccia dolci. Anche in televisione, certamente. Se la tv è come l’ho vissuta io è bellissima.

Beh, mi sembra di capire che sia stata un’esperienza positiva, insomma.

Decisamente. Un ambiente molto professionale, tutti sempre molto disponibili e gentili e tutto molto trasparente. Tutto quello che si vede in Bake Off Italia è così: ed è stata una gara leale.

In effetti si è respirato un clima di grande affiatamento nel cast dei concorrenti nonostante le sfide e l’abbiamo notato più volte nel corso delle settimane…

Sì, ovviamente quel che non si è visto è quel che accadeva dietro le quinte, di quando stavamo sempre tutti insieme prima e dopo le prove. Sono rimasta in contatto con Elena, ci sentiamo tutti i giorni..

Davvero? Non me lo sarei mai aspettato!

Nemmeno io. E nemmeno lei a dire il vero. Il primo giorno non si stavamo molto ‘simpatiche’, non ci piacevamo molto. Ma poi è nato un legame vero, di sincera amicizia.

Ma guarda un po’…E c’è qualcun’altro con cui si son mantenuti i contatti?

Con Emanuele. Se sono triste chiamo lui e mi torna subito il buonumore…

Anche questo mi sorprende. E dire che l’ho percepito come più ‘respingente’ rispetto ad altri caratteri…

Noo, è una persona divertente, molto dolce. E poi sento Andrea, veramente un bravo ragazzo, che non prova invidia ed è una persona onesta. Sento anche Lucia. C’è sempre un grande rispetto tra di noi.

Ma la vincitrice è lei. Immagino che Real Time non si lasci scappare un testimonial gustoso come Madalina, perfetta per traghettare format e pubblico verso la seconda edizione.

Chissà che per te la rete non abbia in mente qualche programma in stile tutorial in stile ‘Torte in corso con Madalina’. Ma ti piacerebbe?

Sì! Magari!

E se arrivasse una proposta dalla Romania? 

Mi cogli alla sprovvista, perché io non torno in Romania da quando son venuta qui. E’ il mio paese d’origine e quindi gli porto rispetto, ma dovrei valutare lì per lì. Rispondere su due piedi, così, è difficile, ovviamente. Io per adesso preferirei qualche proposta dall’Italia (sorride ‘dolcemente’, anche se non la vediamo…)

Ma torniamo a noi. Visto che vuoi approfondire lo studio del cioccolato, mica si è parlato di qualche stage con Knam, fuori o dentro la tv intendo. Insomma, di un ‘corso di perfezionamento’ col maestro, ecco.

Veramente non c’è mai stato il tempo di parlarne perché i ritmi sono stati davvero molto accelerati. Non abbiamo avuto mai l’occasione di parlarne, anche se so che è una persona molto disponibile. Lui del resto è il migliore: se vuoi imparare l’arte del cioccolato non puoi che andare da lui.

Ecco, magari se Knam ci legge potrebbe anche organizzare un minicorso accelerato in lavorazione del cioccolato per vincitori di Bake Off Italia: sarebbe un bel master per Madalina e volendo anche un ottimo format per la tv. L’idea a Knam (e a Real Time) è stata lanciata: aspettiamo notizie.

Nel frattempo facciamo i complimenti a Madalina e in attesa di sfogliare il suo primo libro possiamo sempre dare un’occhiata al suo blog, lacucinadimaddy.blogspot.it, col quale possiamo seguire la sua crescita come decoratrice in pasta di zucchero. Ora che ha vinto Bake Off ne arriverà uno più professionale, come si richiede a una ‘chef pasticcera’. Noi intanto possiamo iniziare ad allenarci per la seconda stagione di Bake Off Italia.

 

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