Mirco & Mauro Bergamasco, da rugbisti a fenomeni tv
La classificazione per generi, nel mondo dell’informazione, è definitivamente tramontata. In tempi in cui Vallettopoli è l’argomento di punta dei programmi di inchiesta, per il merito di conciliare attualità e boom di ascolti, e il Presidente Napolitano si fa immortalare dai paparazzi di Chi durante una passeggiatina al parco col buon Ciampi, tutto fa media
La classificazione per generi, nel mondo dell’informazione, è definitivamente tramontata. In tempi in cui Vallettopoli è l’argomento di punta dei programmi di inchiesta, per il merito di conciliare attualità e boom di ascolti, e il Presidente Napolitano si fa immortalare dai paparazzi di Chi durante una passeggiatina al parco col buon Ciampi, tutto fa media e trova il suo spazio in quel calderone miscellaneo che è il tabloid.
Anche da noi il vecchio quotidiano ha dovuto cedere alle lusinghe del gossip, nè si può considerare alieno dalla febbre scandalistica il settimanale di una volta specializzato in singole branchie dello spettacolo.
E’ così che sul Sorrisi e Canzoni di Tv di questa settimana, in compagnia di un inaspettato dossier sull’irresistibile fascino delle occhiaie, hanno fatto irruzione i belli da copertina del momento, in grado di scalzare la leadership dell’altrettanto imperante Riccardo Scamarcio.
Stiamo parlando dei fratelli Mauro e Mirco Bergamasco, i campioni della Nazionale Italiana di Rugby che con la loro qualifica di sex symbol e l’irresistibile ascendente mediatico di cui sono dotati stanno riportando in voga uno sport generalmente defilato dalle nostre parti (clicca qui per vedere la nostra gallery).
La magia del rugbista ha portato con sè un’impennata di ascolti (oltre un milioni di telespettatori il sabato pomeriggio su La7 è un lusso) e un seguito di commenti sui giornali, nei bar, per strada.
Boom di iscrizioni alle squadre giovanili, aumento dei tifosi vip (da Claudio Bisio a Paolo Bonolis e Simona Ventura passando per Tiziano Ferro fino al presidente del Consiglio Romano Prodi).
Fino, dulcis in fundo, al calendario ancora richiestissimo nonostante siamo a marzo.
Tutto merito della popolarità raggiunta dai fratelli Bergamasco, il cui potenziale patinato è stato scoperto da Vanity Fair per poi essere conteso dalle testate più svariate e godere di diverse apparizioni televisive. Non è un caso che a crescere sia stato lo stesso interesse femminile nei confronti di questo sport, visto che i contatti del loro sito, negli ultimi mesi, sono passati dall’80% uomini e 20% donne a un bel fifty-fifty.
Virilità e potere di seduzione a parte, nulla toglie che questi ragazzi siano proprio bravi. Un pizzico di virilità atletica, tuttavia, non guasta, soprattutto se accompagnati da una buona dose di autoironia:
“Non ci si può prendere troppo sul serio in una disciplina in cui ti dai botte da orbi con gli avversari in campo e un’ora dopo vai assieme a loro a festeggiare e bere birra. Ben venga tutta l’attenzione: che sia per le partite in sè o anche per il contorno simpatico del rugby, senza il quale non ci cercherebbe un giornale come Sorrisi, va benissimo. Lavoriamo davvero sulla nostra immagine, anche se i riccioli scompigliati sono il frutto delle troppe rare puntate dal parrucchiere. Certo che, posare seminudi, produce un certo imbarazzo”.
Vedere accostato uno sport come il rugby, storicamente riconosciuto come disciplina da uomini veri, e uno scatto sexy da appendere al muro conferma ancora una volta lo straripante raggio d’azione dello star system contemporeaneo.