Anna Karenina, su Raiuno il romanzo di Lev Tolstoj torna in tv con Vittoria Puccini
Su Raiuno Anna Karenina, il film-tv tratto dal romanzo di Lev Tolstoj con Vittoria Puccini nei panni della protagonista, una donna che decide di lasciare il marito per vivere con l’amante andando contro le regole del tempo
Il capolavoro di Lev Tolstoj al centro di un nuovo adattamento televisivo: questa sera e domani, alle 21:10, su Raiuno va in onda “Anna Karenina”, miniserie in due puntate che segna una co-produzione internazionale. La fiction, infatti, è prodotta da Rai Fiction, da Lux Vide, dalla tedesca Betafilm, dalla spagnola Telecinco Cinema e dalla francese Pampa Productions.
La regia è di Christian Duguay, mentre a scrivere soggetto e sceneggiatura è un italiano, Francesco Arlanch (già al lavoro su “Don Matteo” e “Che Dio ci aiuti”). Italiana anche la protagonista, Vittoria Puccini, nei panni della donna che dà il titolo all’opera di Tolstoj ambientata a fine Ottocento in Russia.
Anna è una donna che vive a San Pietroburgo con il marito Alekseij Karenin (Benjamin Sadler), ma non si sente amata. Quando suo fratello Stiva (Pietro Sermonti) la chiama a Mosca per aiutarlo a salvare il suo matrimonio con Dolly (Carlotta Natoli), Anna incontra, mentre si trova in stazione, Aleksej Vronskij (Santiago Cabrera, “Heroes”), ufficiale molto conosciuto in città, che inizia a corteggiare spudoratamente la donna.
Anna, che si trova a reagire inaspettatamente alla corte dell’uomo, si trova divisa tra il voler restare fedele al marito, da cui ha avuto un figlio o darsi alla passione con Vronskij. Scegliendo quest’ultimo, Anna andrà incontro ad una serie di difficoltà legate al costume di quei tempi, ma anche al senso di colpa per aver lasciato un marito che l’ha sempre trattata bene ed il figlio.
L’epilogo porterà Anna, che darà alla luce un altro figlio, a diventare sempre più ossessiva verso l’ufficiale, fino a compiere un gesto estremo che segna così la fine della sua storia. La fiction, però, non segue solo la vicenda della protagonista, ma racconta anche le storie degli altri personaggio, mostrando come l’amore e la speranza possano anche essere meno tragici. Kitty Scerbàtskaja (Lou De Laage) è una giovane ragazza che inizialmente rifiuta Konstantin Levin (Max von Thun) perché invaghita di Vronskij che, però, scegliendo Anna porta la ragazza a vivere un’esperienza in un ospedale che la farà crescere. Stiva e Dolly, invece, cercheranno di restare uniti nonostante le difficoltà della vita di tutti i giorni.
L’ “Anna Karenina” di Raiuno vuole essere fedele al romanzo, cercando di raccontare l’amore sotto diversi aspetti: da quello tragico della protagonista, al corteggiamento di Levin verso Kitty, passando alla maturità di Stiva e Dolly. Arlanch ha spiegato di voler raccontare una storia che non fosse così diversa dall’originale, ma inserendo alcuni elementi innovativi, come la scena in cui Vronskij impara a conoscere Anna, oltre che raccontando scene trascurate dalle altre versioni, con l’obiettivo di dare un messaggio finale che non fosse pessimista:
“A contrario di quanto larghissima parte degli adattamenti hanno indotto a pensare, Anna Karenina non è in primo luogo un romanzo su una relazione extraconiugale. Sì, è anche questo. Ma è soprattutto un romanzo che esplora se e come sia possibile, per donne e uomini, sposati o meno che siano, essere felici. Anna, purtroppo, non ci riuscì. Kitty, invece, ebbe la fortuna di farcela. E Tolstoj – diversamente da quanto larga parte degli adattamenti ci fanno credere – conclude il romanzo in modo ottimistico: la felicità è fragile, ma alla portata di tutti.”
Uno sguardo moderno che si ritrova anche nelle acconciature e nei costumi dei protagonisti, non sempre in linea con l’epoca. Cambi anche nella scena del ballo: invece di inserire la mazurca voluta da Tolstoj, lo sceneggiatore ha scelto la più contemporanea “One day I’ll fly away” nella versione di Nicole Kidman in “Moulin Rouge”, qui cantata da Bianca Atzei, altra italiana per questa co-produzione internazionale.