Il coraggio di una donna – Rossella, capitolo secondo: la fiction in costume vuole essere attuale (ma il melodramma glielo impedisce)
Il coraggio di una donna-Rossella, capitolo secondo vuole essere una fiction sul ruolo delle donne, ma l’ambientazione impedisce al racconto di essere apprezzato da tutti
“Il coraggio di una donna-Rossella, capitolo secondo” vuole essere una fiction sulle donne e sulla loro difficoltà, in passato ma anche nel presente, di farsi strada in un mondo maschilista. La fiction con Gabriella Pession, dunque, segue la strada intrapresa da altre produzioni di Raiuno, come “Altri tempi”. Qui, però, la difesa delle donne non è centrale, e questa è la pecca principale della miniserie.
Sebbene fin dal titolo si sia preferito concentrarsi sulla protagonista e sulla sua determinazione nel lavorare e nel affermarsi, il tema principale stona di fronte alla presenza del melodramma. Se anche nella prima stagione la storia d’amore e le scene ad alto tasso di dramma erano presenti, sembrava che adesso ci sarebbe stata maggiore attenzione all’evoluzione dei personaggi principali.
Lo sforzo c’è, non si può non osservarlo: soprattuto nella regia di Carmine Elia, con un taglio moderno ed un montaggio non fisso su determinate inquadrature, si cerca di trasformare una storia del passato in un messaggio per il pubblico di oggi. La scelta di un cast giovane, inoltre, contribuisce a dare alla fiction una freschezza che altre produzioni in costume non hanno.
Eppure, la parte melodrammatica, tipica delle fiction in costume italiane, è troppo presente, per una storia che invece vorrebbe parlare di un tema purtroppo ancora attuale. Ovviamente, il contesto serve a raccontare una storia di una donna alle prese con le difficoltà di non essere ascoltata ed apprezzata, ma a questo punto perchè non puntare su un racconto ambientato nel presente?
La risposta sta nella ricerca, da una parte, di quel pubblico di Raiuno abituato alle fiction in costume: senza questo sfondo, forse, in molti non avrebbero guardato una storia che, invece, varrebbe la pena di seguire. Tolto il melodramma, quindi, “Il coraggio di una donna-Rossella, capitolo secondo” porta la storia di Rossella ad essere più profonda, con un racconto che potrebbe, fate le dovute modifiche, essere davvero attualizzabile e che così, invece, deve restare nel girone delle fiction di un tempo.
Il numero ridotto di episodi -cinque- fa sperare però che la trama possa essere meno allungata e più ricca di contenuto: insomma, “Il coraggio di una donna-Rossella, capitolo secondo” evidenzia da una parte il coraggio non solo della protagonista ma anche della fiction Rai di declinare un tema usando un punto di vista diverso, ma dall’altra non riesce ad allontanarsi dal vizio delle fiction di voler essere sempre a favore di una parte di pubblico, e non di tutti.