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Giochi senza frontiere – Il libro (e il 2007?)

Ci sono cose che giacciono nella memoria senza affiorare per lungo tempo. Poi capita che uno scopra dell’esistenza di un certo libro (Trent’anni di Giochi, e i ricordi si ripropongono vividi e colorati. Colorati quanto l’ultima edizione di Giochi senza frontiere, che si è tenuta nel 1999. A pensar quanti anni sono passati, sembra quasi

25 Gennaio 2007 07:54

Ci sono cose che giacciono nella memoria senza affiorare per lungo tempo. Poi capita che uno scopra dell’esistenza di un certo libro (Trent’anni di Giochi, e i ricordi si ripropongono vividi e colorati. Colorati quanto l’ultima edizione di Giochi senza frontiere, che si è tenuta nel 1999. A pensar quanti anni sono passati, sembra quasi impossibile visto che ricordo lunghe estati d’infanzia in cui l’appuntamento televisivo più frequente – non che si guardasse poi molta televisione, a casa mia. Chissà com’è nata, questa passione – era proprio con Jeux sans frontières (It’s a knockout, il titolo inglese), con quella strana trasmissione a multiconduzione, in cui si sentiva un arbitro che faceva un conto alla rovescia in francese, in cui si tifava come se ci fosse di mezzo la nazionale di calcio, in cui – in maniera quasi inconsapevole – si prefigurava in qualche modo l’Unione Europea.
Trattasi, per i più giovinetti, di una trasmissione televisiva prodotta dall’EBU (European Broadcasting Union) in cui squadre di città o cittadine in rappresentanza di diverse nazioni, si sfidavano in una serie di giochi.
La mia memoria di telespettatore rammenta, chissà perché, solo le edizioni estive. Ma una rapida ricerca in rete rivela ben venti edizioni invernali (!) con i titolo di Giochi sotto l’albero (It’s a Christmas Knockout) e Questa pazza pazza neve. L’Italia però non partecipò a tutte, e questo giustifica in qualche modo i miei ricordi offuscati.
Ora, sul sito ufficiale della EBU è presente quello che dovrebbe essere l’annuncio ufficiale per la nuova edizione del 2007, che sarebbe prevista per il mese di luglio. Parteciperebbero: Belgio (emittente: RTBF), Croazia (HRT), Spagna (TVE), Olanda (NOS), Portogallo (RTP), Slovenia (Rtv Slovenija), e Italia (RAI).
L’Italia è l’unica nazione ad aver partecipato a tutte le edizioni estive, dal 1965 al 1982 e poi dal 1987 fino al 1999, vincendone quattro (1970, 1978, 1991 e 1999).

Mattatore del programma fu, per l’Italia, Ettore Andenna, che condusse ben 103 puntate. Ma molti nomi famosi e meno famosi sono passati dalle parti dei giochi. Ecco l’elenco dei conduttori italiani tratto dal sito dei fan dei Giochi
1965 e 1966: Enzo Tortora e Giulio Marchetti
1967 e 1968: Enzo Tortora, Giulio Marchetti e Renata Mauro
1969 e 1970: Giulio Marchetti e Renata Mauro
1971 e 1977: Rosanna Vaudetti e Giulio Marchetti
1978: Ettore Andenna e Milly Carlucci
1979 e 1980: Michele Gammino e Milly Carlucci
1981: Michele Gammino, con la partecipazione di Milly Carlucci (a Lignano Sabbiadoro)
1982: Simona Izzo e Michele Gammino
1988: Claudio Lippi
1989: Claudio Lippi, con la partecipazione di Feliciana Iaccio e Paola Balbarelli (per le puntate italiane)
1990: Claudio Lippi e Feliciana Iaccio
1991: Ettore Andenna e Feliciana Iaccio
1992 e 1993: Ettore Andenna, con la partecipazione di e Maria Teresa Ruta (per le puntate italiane e le finali)
1994: Ettore Andenna, con la partecipazione di Monica Casti (a Roma)
1995: Ettore Andenna e Simona Tagli
1996: Ettore Andenna
1997: Maria Teresa Ruta, con la partecipazione di Antonello Dose e Marco Presta (in Italia)
1998 e 1999: Mauro Serio e Flavia Fortunato

Il libro a cui mi riferisco nell’incipit del post ripercorre i Trent’anni di Giochi senza frontiere.

Rai 1