Germania, un finto spot Mercedes “uccide” il giovane Hitler
Tre studenti della Film Academy di Ludwigsburg hanno realizzato uno spot sulla Mercedes in cui un’auto uccide un giovane Hitler. La casa automobilistica ha chiarito di non avere a che fare con lo spot, ma il video è diventato popolare
Se potessi tornare indietro nel tempo, uccideresti Hitler, evitando così al mondo una delle peggiori pagine della storia? Il dilemma è sempre stato protagonista in numerosi dibattiti relativi alla possibilità di viaggiare nel tempo e cambiare il futuro attraverso un gesto che disegni nuovi percorsi temporali. Molte serie tv fantascientifiche, prima o poi, hanno tirato in ballo la questione, discutendo se compiere un gesto del genere potesse aiutare il mondo ad essere migliore.
Si sono fatti meno problemi Tobias Haase, Jan Mettler e Lydia Lohse, tre studenti della Film Academy di Ludwigsburg, che per un esame hanno dovuto sottolineare le qualità del sistema di frenata automatica della Mercedes, una funzione che rende le automobili della casa produttrici più “sensibili” all’ambiente circostante.
I tre hanno avuto un’idea singolare, che però ha suscitato non poche polemiche. Nel loro spot, ambientato alla fine del 1800 in Germania Austria, una Mercedes Classe C sfreccia lungo un paesaggio bucolico tra gli sguardi meravigliati della gente. Quando due bambine si trovano nella direzione della macchina questa, grazie al nuovo dispositivo, frena, evitando il peggio.
Non succede lo stesso quando l’auto incontra un bambino che gioca con l’aquilone e che non si accorge del suo arrivo. L’impatto fa balzare il bambino a terra, e con un veloce fotogramma viene rivelata l’identità del giovane, che altri non sarebbe che Adolf Hitler. Per sottolinearlo, lo spot si chiude con la madre del bambino che si accorge del fatto e corre da lui urlando il suo nome, mentre le ultime scene mostrano il cartello del paese dove si svolge la pubblicità, ovvero Braunau am Inn, paese natìo del dittatore.
“Rivela i pericoli prima che accadano” è la frase che chiude lo spot che, come detto, ha diviso l’opinione pubblica. C’è chi ha trovato l’idea divertente, tanto che il video nel giro di pochi giorni ha fatto il giro del web diventando uno dei video più visti del momento. Ma c’è anche chi non l’ha apprezzato: non si tratta tanto di coloro che vedono nella scena di un bambino al centro di un incidente stradale qualcosa che, di qualsiasi bambino/futuro dittatore si tratti (Hitler, comunque, le auto le usava, come ci dicono i colleghi di Autoblog), è il caso di non mostrare; quanto della stessa Mercedes che ha chiarito immediatamente di non avere niente a che fare con l’idea.
Per fugare ogni dubbio, la casa automobilistica, consapevole che pretendere la rimozione del video da internet sarebbe risultato abbastanza inutile, ha chiesto che fin dall’inizio dello spot comparisse un avviso che specificasse che la Mercedes non approva l’idea rappresentata nel filmato. Al di là dell’opinione sullo spot, gli studenti hanno fatto il loro dovere: lo spot resta in mente, così come il prodotto pubblicizzato. E se la Mercedes non ha approvato, si saranno dovuti accontentare di un buon voto.