In tv non si vede niente, in Puglia il caso finisce in tribunale
Gli abitanti di Minervino Murge, da quando è sbarcato il digitale terrestre, non riescono a vedere nessun canale televisivo. Nemmeno la Rai, per la quale è previsto il pagamento del canone.
Il quotidiano Il Giornale oggi racconta quanto accade ai circa diecimila abitanti di Minervino Murge, paesino in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia, quando si mettono comodi sul divano di fronte al televisore. Nero totale. Nel senso che in tv non si vede assolutamente nulla.
Il disservizio si presenta da ormai un anno, sin da quando è sbarcato il digitale terrestre, ed è totale perché a parte qualche immagine di Telenorba, storico colosso televisivo con centro a Conversano, in provincia di Bari, non si vede davvero nulla. Nonostante gli interventi tecnici e nonostante nei paesi limitrofi il problema non ci sia.
Per questi motivi un cittadino ha pensato bene di portare il caso in tribunale, quello di Trani. Infatti, è stato presentato un esposto in cui si lamenta l’interruzione del pubblico servizio.
Qualche giorno fa, in occasione dell’ultima udienza, una cinquantina di concittadini hanno sostenuto moralmente il querelante accompagnandolo in tribunale. L’esito però non è stato quello sperato: il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione in quanto la notizia di reato “appare configurare fattispecie di esclusiva competenza del giudice civile in tema di inadempimento contrattuale la cui tutela potrà essere esperita nella sede opportuna”.
Insomma, la Procura non è competente.
In ogni caso la vicenda non è del tutto chiusa perché il querelante ha presentato opposizione all’istanza di archiviazione. E Michele Melacarne, il suo avvocato, ha assicurato che intendono inserirsi nel procedimento tutti i titolari dell’abbonamento Rai in regola con il pagamento.
Perché la beffa è clamorosa: pagare più di 100 euro per gustarsi ogni giorno, a qualsiasi ora, lo schermo nero, nerissimo. Che forse è sempre meglio de Le amiche del sabato, ma a lungo andare stufa.