Le dimissioni di Mentana: una mossa per andare al Tg1?
Le dimissioni da direttore del Tg La 7 dopo i contrasti con il Cdr servono per “mettere a posto” i sindacati oppure per puntare a sostituire Minzolini?
La notizia shock è di pochi minuti fa. Enrico Mentana si è dimesso da direttore del Tg La 7. All’origine della clamorosa ed improvvisa decisione i contrasti con il comitato di redazione che lamenta la mancata lettura di un comunicato sindacale di solidarietà allo sciopero dei poligrafici. Il direttore, ormai ex, ha risposto a muso duro alle prime critiche spiegando che non si sarebbe piegato a questi diktat perché si tratta di “rituali che non hanno senso” e che tolgono tempo prezioso alle notizie..
La reazione del Cdr è stata quella di annunciare una denuncia, formalmente ineccepibile, per comportamento antisindacale, ma certo non si aspettavano che Mentana rispondesse rassegnando le dimissioni dall’incarico. Negli ultimi minuti si diffondono voci di “panico” in redazione con il possibile immediato ritiro della denuncia (in realtà non ancora presentata) per far desistere Mentana dalle sue intenzioni.
D’altra parte il Tg La 7 (giornalisticamente un buon prodotto, sia chiaro, anche prima dell’avvento di Mentana) era e resta un telegiornale marginale, con ascolti ridicoli al netto della presenza dell’ex direttore del Tg5 che fa la differenza e induce una buona fetta di pubblico a sintonizzarsi su La 7 esclusivamente per ascoltarlo dare le notizie. Il ritorno nell’anonimato dell’intera testata per un semplice comunicato non letto in diretta sembra follia. A questo punto sorgono interrogativi sulle dimissioni.
Conoscendo Mentana è possibile che il conflitto con il Cdr l’abbia indotto a lasciare il suo posto, ma davvero ha intenzione di mollare un progetto nel quale credeva e per il quale ha raccolto così tanti successi per uno screzio altrimenti risolvibile?
Le ipotesi sul campo sono due. La prima è che Mentana si sia spinto ad una decisione forte per rimettere al loro posto i rappresentanti sindacali ed indurli a fare (loro) un passo indietro su una questione di principio. La seconda è che, preso atto di non avere l’appoggio di parte della redazione, si stia preparando a prendere la direzione di un altro telegiornale, ben più prestigioso nonostante i disastri dell’era Minzolini: il Tg1.
Come noto Augusto Minzolini è stato estromesso dall’incarico, anche se continuerà a prendere un ricco stipendio dalla Rai vita natural durante e si prepara a rivolgersi al giudice del lavoro per venire reintegrato nonostante il rinvio a giudizio per peculato, ma il suo sostituto, Alberto Maccari, è stato designato soltanto ad interim ed ha una data di scadenza precisa, il prossimo 31 gennaio.