Popolo sovrano fa rimpiangere Nemo, con più talk e senza Lucci
Popolo sovrano, la recensione della prima puntata del nuovo programma di approfondimento di prima serata su Rai2
Più difetti che pregi. Questo il bilancio della prima puntata di Popolo sovrano, evidentemente andata in onda troppo presto (Alessandro Sortino ha raccontato ai microfoni di Blogo che è entrato nello studio soltanto ieri, alla vigilia della diretta).
Il programma alterna, talvolta in maniera frettolosa e confusa, linguaggi, passando dal reportage alle interviste, dallo storytelling al talk, e temi, dalle banche alla Tav, dai sindacati ai gilet arancioni, dalle ong ai ghetti.
Il risultato è un minestrone giornalisticamente apprezzabile, ma televisivamente assai a rischio indigestione.
Gli stessi limiti erano emersi dopo la primissima puntata di Nemo (nel 2016), programma dalle cui ceneri è nato Popolo sovrano. A parte il titolo, molte le somiglianze, abbastanza da chiedersi che senso abbia avuto l’operazione voluta da Carlo Freccero. Il sospetto che alla fine si traduca in una sorta di trappola per Sortino (ideatore e autore anche di Nemo) non sembra così insensato. D’altronde il giornalista, rimasto orfano del geniale surrealismo di Enrico Lucci, premiato con un programma tutto suo, Realiti Sciò (lanciato già nei mesi scorsi), ora ci mette pure la faccia.
Rispetto al Nemo del 2016 (che partì con il 3.8% di share), Popolo Sovrano allunga il brodo aggiungendo i frammentati e rivedibili talk politici e chiudendo la diretta venti minuti dopo la mezzanotte. Basterà per ottenere una share in linea con le aspettative della rete (5%-6%) e con la concorrenza di Piazzapulita (prodotta da Fremantle, che produce pure Popolo sovrano)?
Popolo sovrano, prima puntata 14 febbraio 2019
-
21.20
Sta per iniziare la diretta.
-
21.25
Giovannini annuncia che gli ospiti di stasera sono Mattia Mor del Pd e Gianluigi Paragone del M5S.
-
21.31
Il reportage viene interrotto bruscamente. In studio Piervincenzi commenta l’aggressione subita facendo sapere che filmaker e autore sono finiti in ospedale.
-
21.34
Nuova interruzione del reportage. Sortino dà la parola alla Giovannini, raggiunta dai due ospiti politici. Il confronto si apre con una domanda su Bossi, poi si passa al tema centrale della puntata, la sovranità e le zone franche nelle città italiane.
-
21.39
Subito interrotto il confronto tra politici. Riprende la parola Sortino, che stavolta lancia l’inchiesta sulle banche.
-
21.44
Sortino chiosa in studio, poi ridà la parola alla Giovannini. Si riapre, così, il talk.
-
21.52
Giovannini: “Qui vi azzuffate, ma per salvare Banca Carige avete votato il decreto insieme”. Paragone: “Non puoi metterlo sullo stesso piano”.
-
21.53
Giovannini congela il talk. Manda la pubblicità e congeda (di già) Paragone, mentre annuncia che Mor tornerà.
-
22.04
Sortino sottolinea il “problema psicologico” di chi “si vergognavano di raccontare di aver perso i soldi”. Quindi in onda la seconda parte del reportage, quella in cui Sortino va a cercare i responsabili delle banche che non hanno ancora pagato i rimborsi.
-
22.17
Sortino lancia un’altra clip: il caso di un costruttore che in 10-12 anni ha avuto 2 miliardi di euro in prestito dalle banche.
-
22.27
Giovannini “congela” il dibattito e torna a dare la parola a Sortino, che prosegue il racconto sulle banche. Pubblicità.
-
22.40
In onda un servizio sul ritorno in piazza dei sindacati.
-
22.47
Si torna al dibattito, con la Giovannini e i suoi due ospiti.
-
22.49
Mor a Maniero: “Non dire stupidaggini”.
-
22.54
Si cambia ancora argomento, la Tav. Sortino dà i numeri leggendoli dalla cartelletta.
-
23.00
Conti: “Io pagato per questo studio su Tav? Sì, circa zero euro, più o meno”.
-
23.16
Incertezze sul palco per Piervincenzi, che commenta le commoventi immagini degli sgomberati.
-
23.40
Si torna dalla Giovannini, il tema in discussione è il degrado delle periferie e la gestione dei migranti.
-
23.57
Sortino: “Prima pensavamo che le Ong che salvavano i migranti in mare fossero i buoni, ora pensiamo che siano i cattivi perché contribuiscono al traffico dei migranti”. L’intervista (registrata, in esterna) della Giovannini a Pietro Gallo, “la talpa di Salvini”.
-
00.03
Nello Scavo di Avvenire a duellare con la Tecce, continua la girandola di ospiti.
-
00.17
Titoli di coda.
-
00.20
Si chiude con il punto finale di Sortino: “Vorrei sentire il battito di Popolo sovrano, ce l’abbiamo messa tutta questa sera, criticateci e scriveteci a #popolosovranorai2”. E annuncia che l’inchiesta di Piervincenzi girata a Pescara andrà in onda la settimana prossima.
-
00.21
Sortino chiude così: “Restate con noi, cioè no, abbiamo finito, adesso andate a dormire”. Per la gioia di quelli di Stracult.
Debutta stasera, giovedì 14 febbraio 2019, Popolo Sovrano, il nuovo programma di approfondimento di prima serata di Rai2. Alla conduzione, in diretta da Cinecittà, Alessandro Sortino (video intervista), Eva Giovannini (video intervista) e Daniele Piervincenzi. TvBlog seguirà l’appuntamento in tempo reale a partire dalle ore 21.10.
Tra gli autori, oltre all’ideatore Sortino e alla già citata Giovannini, anche Alessandra Ferrari, Vito Foderà, Carlo Puca, Giorgia Sonnino ed Emanuele Svezia.
Popolo sovrano, puntata 14 febbraio 2019: anticipazioni
Sarà mostrato il servizio durante la cui realizzazione, per un’inchiesta sulle attività dei clan nel quartiere Ferro di cavallo a Pescara, l’inviato Daniele Piervincenzi, il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini sono stati aggrediti.
Prevista la messa in onda anche di un’inchiesta di Sortino sulle banche popolari e sul risparmio tradito e il reportage di Piervincenzi sugli sgomberati dell’ex Penicillina, la fabbrica occupata della periferia di Roma.
Eva Giovannini condurrà in studio un confronto tra due ospiti, non ancora annunciati.