Il Cda Rai blocca il contratto di Bruno Vespa: troppi 1.6 mln di euro
Il consiglio d’amministrazione della tv di stato chiede a Mauro Masi di riconsiderare l’accordo per il nuovo contratto di Bruno Vespa. La questione, sollevata dai consiglieri Angelo Maria Petroni e Nino Rizzo Nervo, è stata rinviata al prossimo consiglio, ma è da registrare la resistenza all’aumento previsto per il nuovo contratto di Vespa. Il conduttore
Il consiglio d’amministrazione della tv di stato chiede a Mauro Masi di riconsiderare l’accordo per il nuovo contratto di Bruno Vespa. La questione, sollevata dai consiglieri Angelo Maria Petroni e Nino Rizzo Nervo, è stata rinviata al prossimo consiglio, ma è da registrare la resistenza all’aumento previsto per il nuovo contratto di Vespa. Il conduttore di Porta a Porta per le 100 puntate annuali incassa già oggi 1.2 milioni di euro, extra esclusi, e si apprestava a firmare un rinnovo con un corposo aumento.
Proprio sull’aumento del 20%, che porterebbe il suo ingaggio a 1.6 milioni di euro, sembrano esserci le più grosse perplessità. Con la Rai in difficoltà nella raccolta pubblicitaria e destinata a chiudere in rosso il proprio bilancio un “premio” del genere non sembra compatibile con il piano di contenimento dei costi.
La questione verrà riconsiderata nel Cda convocato per mercoledì prossimo, vedremo se per quella data Masi porterà un contratto diverso, più contenuto per Vespa. Nella seduta di oggi è stata anche discussa, ed approvata, l’incorporazione di RaiSat con la conseguente liquidazione di RCS Mediagroup che possiede una quota di minoranza del 5%. L’impegno è quello di mantenere i livelli di occupazione.