Il disgraziometro: Quando la Tv pesca dal passato (e lo supera)
Un film di 40 anni fa fotografa realtà -anche televisive- di oggi
La vostra felicità sono le disgrazie del vostro prossimo
Questo diceva Paolo Villaggio al termine di un episodio del film del 1976 “Signore e signori buonanotte“.
Quanto c’era di preveggente in questa pellicola del 1976. Ci riferiamo proprio a “Signore e signori buonanotte” , un film a episodi diretto e scritto da Age, Benvenuti, Comencini, De Bernardi, Loy, Maccari, Magni, Monicelli, Pirro, Scarpelli e Scola.
In questa pellicola si racconta l’immaginaria giornata televisiva di una fantomatica rete fra inchieste, telegiornali (il Tg3 che all’epoca ancora non esisteva) e programmi d’intrattenimento.
Vi proponiamo due episodi che vedono protagonisti Marcello Mastroianni e Paolo Villaggio che fotografano molto bene due abitudini -non solo televisive- di moda molto oggi. Ciò che in passato era solo il frutto della fantasia di abili sceneggiatori, oggi è diventato anche realtà.
Nel primo vediamo il conduttore del Tg3 Paolo T. Fiume, interpretato dal grande Marcello Matroianni, mentre introduce un servizio filmato esterno in cui intervista un fantomatico Ministro del governo. Il politico si giustifica rispetto alle accuse che gli sono piovute addosso di corruzione et similia:
Nel secondo episodio (che vedete in apertura di questo pezzo) si entra maggiormente nello specifico televisivo. Vediamo infatti un programma condotto da Paolo Villaggio dal titolo estremamente chiaro: “Il disgraziometro“. In pratica i tre concorrenti in altrettante cabine sullo stile del Rischiatutto, devono raccontare loro storie, le più sventurate possibili. Vince ovviamente, a giudizio del pubblico, chi ha raccontato la storia più disgraziata.
In televisione oggi evidentemente non s’inventa più nulla ….