I Retroscena di Blogo: Il Volo, la riconoscenza, il prezzo e l’orgoglio fra passato e presente
Ospitate che vanno, ospitate che vengono nel mondo della televisione.
“Nella riconoscenza che ci si aspetta per i benefici resi i conti non tornano mai, perché l’orgoglio di chi dà e l’orgoglio di chi riceve non possono mettersi d’accordo sul prezzo del beneficio”
Così disse François de La Rochefoucauld, scrittore parigino del diciassettesimo secolo. Ebbene, l’orgoglio e non solo quello può anche fare dei danni e la riconoscenza fa spesso a botte proprio con questo termine, come acutamente scrisse il citato filosofo francese. Probabilmente la storia che vi andiamo a documentare ha poco a che vedere con questo tipo di discorso, ma ci serve -abbastanza bene- per capire alcune dinamiche umane.
Ebbene, come è noto, sabato hanno preso parte all’ultima puntata dello spettacolo di varietà Tu si que vales i tre ragazzi del Volo, ospitata replicata poi domenica a Domenica live. Come è altrettanto noto Ginoble, Boschetto e Barone sono nati, artisticamente parlando a Ti lascio una canzone nella primavera del 2009, dove nel corso della seconda edizione di questo show furono messi insieme, loro tre arrivati in quel programma come solisti, da Roberto Cenci, Leonardo De Amicis e Antonella Clerici.
Ovviamente nulla di male rispetto alla loro partecipazione allo show di Canale5, tutto assolutamente legittimo, come appare altrettanto legittimo osservare che sulla rete concorrente, quella da dove loro sono stati protagonisti di uno show -di successo- nel mese di settembre, era in onda proprio quel Ti lascio una canzone, da dove sono artisticamente nati.
A tutto questo però va aggiunto un particolare e qui parte il nostro retroscena. Sembra infatti che i tre ragazzi del Volo avevano dato verbalmente il loro assenso a partecipare alla puntata finale di Ti lascio una canzone, in un primo tempo prevista per sabato 21, poi slittata al 28 per i noti fatti. Poi però, senza dir nulla al gruppo di Ti lascio una canzone, sono andati da altri lidi, lasciando di stucco il team dello show del primo canale della Rai.
Che sia una questione di vil denaro? C’è chi dice sia proprio cosi. Qualcuno dice anche che il “peso” di essere nati in quel programma stia diventando sempre più pesante da sopportare per i tre bravi cantanti, il tutto suffragato da piccoli loro atteggiamenti, per esempio, si dice che non amerebbero molto apparire in foto tratte dalle loro prime apparizioni televisive in quel di Sanremo. Chissà, leggende metropolitane? Forse però si tratta solo di una questione meramente economica. Ma conta solo ed unicamente il denaro, o forse dovrebbe contare anche qualcos’altro? Domanda forse pleonastica, o forse no.
Ripetiamo tutto legittimo, ma qui forse e sottolineo forse, torniamo all’aforisma di François de La Rochefoucauld, con cui abbiamo aperto questo nostro pezzo. Renzo Arbore direbbe: “Meditate gente, meditate” e chissà che per la finale di sabato accada qualcosa….