Canone Rai: non si ferma la corsa all’aumento, 107,5 euro per il 2009
Cresce ancora il Canone Rai, la tassa per il possesso degli apparecchi televisivi sale per il 2009 dai 106 euro attuali a 107,5, un aumento di 1,5 euro come “recupero dell’inflazione programmata”. Il Canone, essendo considerato alla bisogna una “tassa” non rientra nel blocco delle tariffe previsto, in forme piuttosto complesse ad articolate, dal Decreto
Cresce ancora il Canone Rai, la tassa per il possesso degli apparecchi televisivi sale per il 2009 dai 106 euro attuali a 107,5, un aumento di 1,5 euro come “recupero dell’inflazione programmata”. Il Canone, essendo considerato alla bisogna una “tassa” non rientra nel blocco delle tariffe previsto, in forme piuttosto complesse ad articolate, dal Decreto Anti Crisi del Governo che è già stato al centro di polemiche feroci per via del raddoppio dell’Iva per Sky.
La salita inesorabile del Canone Rai è ormai una costante, dal 2006, quando restava fermo sotto la “soglia psicologica” dei 100 euro annui (erano 99,6), al 2009 una crescita che lo porta a 107,5. Una decisione ratificata dal Governo Berlusconi, e ratificata dalla firma del Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, che risulta di fatto “obbligata” si tratta del “recupero dell’inflazione, come previsto dall’art. 47 del Testo Unico sulla televisione“.
Inevitabile le polemiche e l’alzata di scudi delle associazioni dei consumatori, Codacons in testa, che hanno già annunciato di voler proporre un apposito ricorso al TAR per bloccare l’aumento. Improbabile che il tribunale amministrativo possa rilevare qualcosa di scorretto e agire di conseguenza, inevitabile percepire come cittadino una sorta di “colpa” il possesso di un televisore, mentre le famose esenzioni previste per gli anziani si sono dimostrate già lo scorso anno praticamente nulle.